Il principale movimento della caviglia è la flessoestensione (flessione plantare) attorno all’asse trasversale che attraversa i due malleoli. Nella flessione plantare i legamenti anteriori dell’articolazione diventano più lunghi, mentre quelli posteriori si accorciano. L’inverso accade nell’altro movimento importante della caviglia, ovvero la flessione sul dorso.
Per massimizzare la fluidità del movimento, le ossa della caviglia (in particolare l’astragalo) sono ricoperte da cartilagine, un tessuto connettivo di sostegno, che ricopre le articolazioni e molte parti dello scheletro, nel quale la sostanza intercellulare è densa, compatta e consistente. Le cellule cartilaginee (condrociti) ricevono nutrimento dai tessuti circostanti e producono una matrice gelatinosa costituita principalmente da fibre di collagene e da composti di proteine e zuccheri. La matrice extracellulare è l’elemento predominante, tanto che le cellule costituiscono solo l’1-5% della massa cartilaginea.
Negli adulti la cartilagine si trova perlopiù nei punti in cui è richiesta resistenza, grande elasticità e mobilità. Di norma, in un’articolazione sana la cartilagine che riveste le estremità delle ossa fa sì che nel movimento queste “scorrano” tra loro quasi senza resistenza.
La cartilagine non è rifornita di sangue e non ha capacità riparative: quando si consuma, quindi, può erodersi fino all’osso sottostante.